Da una idea di Paola Di Renzo, la dirigente del Comprensivo 3 della scuola di via Pescara allo Scalo a Chieti nasce la prima “aula verde”. Si tratta di un’isola eco-didattica dove gli ortaggi, la terra, i frutti non sono solo un’occasione per imparare a diventare dei piccoli agricoltori, ma un luogo di osservazione scientifica, un modo per fare lezione non solo sul libro di testo ma fuori dai banchi, in mezzo alla natura.
L’iniziativa è stata approvata da “Slow Food” perchè all’aula verde i bambini provano a comprendere qualcosa in più dell’ambiente, vengono infatti coltivati gli ortaggi nell’ottica della stagionalità e della tipicità così da insegnare il rispetto del ciclo naturale delle stagioni.
Non solo, nell’angolo dei frutti dimenticati come le giuggiole e l’uva spina i ragazzi trovano una “guida” al riconoscimento della propria identità rurale
Con il ricavato dei prodotti del raccolto, messi in vendita dai genitori, la scuola è riuscita a finanziare alcune piccole attività e ad incrementare le piante nel giardino della scuola. L’aula verde è la prova di quanto si possa fare tra i banchi riuscendo a usare le mani sia su una tastiera del personal computer sia mettendole nella terra, tra i fiori e gli ortaggi. E’ proprio quello che oggi hanno bisogno i nostri ragazzi: sperimentare, avere occhi per uno schermo e mani per sporcarsi. A Chieti sono riusciti grazie alla sinergia nata tra la scuola e i genitori che vivono lo spazio verde come un luogo dove poter fare scuola insieme di là del suono della campanella.
Autore Segnalazione: Antonella Cipollone
Fonte testo e foto : http://ischool.startupitalia.eu/education/39248-20151118-chieti-aula-verde-slow-food
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